I motivi per cui Wilfried Singo del Monaco non è stato squalificato con un cartellino rosso per la collisione con i tacchi in alto su Gianluigi Donnarumma del PSG rivelati
La recente partita tra il Monaco e il PSG ha scatenato molte discussioni, in particolare per un episodio che ha coinvolto Wilfried Singo e Gianluigi Donnarumma. Durante il primo tempo, Singo ha commesso una grave infrazione, andando con i tacchi in alto verso il portiere del PSG. Molti hanno ritenuto che fosse un intervento da cartellino rosso diretto, ma l’arbitro ha deciso di non punirlo severamente. Le ragioni di questa decisione sono state finalmente chiarite.
Prima di tutto, l’arbitro ha ritenuto che la posizione di Singo fosse stata influenzata dal suo tentativo di saltare sopra il portiere, riducendo così il rischio di un impatto diretto con i tacchi in alto. Nonostante il contatto con Donnarumma fosse forte e pericoloso, l’arbitro ha valutato che non ci fosse l’intenzione di ferire. L’elemento chiave della sua decisione è stato proprio il “livello di pericolosità” dell’intervento, che non sarebbe stato tale da giustificare una squalifica immediata.
Inoltre, la VAR ha confermato la decisione dell’arbitro, non rilevando alcun errore evidente. La tecnologia ha monitorato l’incidente sotto tutti i punti di vista, suggerendo che, sebbene l’intervento fosse audace e rischioso, non fosse abbastanza grave per meritare un’espulsione diretta.
Infine, va considerato che il calcio professionistico richiede una valutazione caso per caso, e l’arbitro ha giudicato che Singo non avesse agito con “dolo” o “intenzionalità” di colpire Donnarumma. Nonostante la violenza dell’entrata, l’intervento non è stato considerato meritevole di un cartellino rosso, ma piuttosto di un’ammonizione o di un semplice richiamo.